Siamo un gruppo di donne: amiche, colleghe, mamme... Da tempo mettiamo le nostre esperienze di solidarietà femminile in comune, ne parliamo, riflettiamo, e pensiamo che molte donne costruiscano, nella vita di tutti i giorni, una silenziosa ma potente rete di affetti, di aiuti, di sostegno. Alcune di noi vengono da altre esperienze o vi sono tuttora coinvolte (Comitato per la pace Spartacus, Collettivo Echidna, Mamme per la Pace...), altre si sono semplicente unite confluendo il loro apporto personale di donne attente alla realtà che ci circonda e con la volontà di "uscire dal silenzio". Abbiamo pensato di costituire un gruppo, il Collettivo Pacha Mama, per cercare di essere un punto di riferimento e di scambio di esperienze per chiunque si senta sensibile alla lotta e alla solidarietà femminili.

AVVISO


Ciao a tutt*, è stata ripristinata la mail vecchia:

pachamama.ferrara@hotmail.it

ci auguriamo che non venga bloccata mai più

sezioni

16 apr 2010

A BOLOGNA LABORATORI DI ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA PER GIOVANI DONNE

Due laboratori di alfabetizzazione informatica per giovani donne

Nell'ambito del progetto "Azioni per l'empowerment di giovani donne di fronte alle scelte di vita e di lavoro", il Centro Documentazione Donne di Bologna propone due corsi di alfabetizzazione informatica.

* Il primo laboratorio si rivolge a donne che vogliono apprendere le nozioni necessarie all'utilizzo di base di un foglio di calcolo con OpenOffice.org CALC, che permette di effettuare calcoli, elaborare dati e presentarli in formati specifici. Il corso si articola in due incontri che si svolgeranno giovedì 6 e 13 maggio dalle ore 10 alle 12.30 presso la Sala da The internet del Centro Documentazione Donne, in via del Piombo 5 a Bologna.
* Nel secondo laboratorio le partecipanti potranno invece familiarizzare con la videoscrittura imparando a utilizzare OpenOffice.org WRITER. Gli incontri si terranno giovedì 20 e 27 maggio dalle ore 10 alle 12.30, sempre presso la sede del Centro Documentazione.

A condurre le lezioni, totalmente gratuite, Marina Zaffagnini. A conclusione del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza.

Per informazioni e iscrizioni:
Tel. 051/429.94.11 (chiedere di Francesca Papais o Giovanna Casciola)

Dalla regione Emilia Romagna
"La contraccezione.Conoscere per scegliere", il nuovo opuscolo pubblicato in otto lingue
Per diffondere una corretta informazione sui metodi contraccettivi il Servizio Sanitario dell'Emilia Romagna ha aggiornato e ristampato in otto lingue - italiano, spagnolo, inglese, russo, arabo, albanese, cinese e rumeno - l'opuscolo "La contraccezione. Conoscere per scegliere". Il titolo richiama uno dei principali impegni degli operatori del settore: fornire a tutti, italiani e immigrati, gli strumenti di conoscenza indispensabili per fare scelte consapevoli, per tutelare la propria salute e la propria persona.

La pubblicazione, rivolta in primis alle donne straniere che vivono nella nostra regione, vuole chiarire dubbi e dare informazioni concrete, affinchè vi sia per tutte la possibilità di scegliere il metodo contraccettivo più adatto alle proprie esigenze e al proprio vissuto personale. Affinchè la gravidanza sia solo un momento felice e diminuisca il numero di donne che fanno ricorso all'aborto, una scelta comunque dolorosa e difficile.

Attraverso la sessualità si esprime un bisogno affettivo, è dunque un modo particolare e intimo di entrare in contatto con un'altra persona. Proprio per il suo valore di scambio è parte integrante della vita, anche in quei momenti in cui si vogliono, o si devono, evitare gravidanze. L'opuscolo nasce dall'ascolto, e come risposta, alle storie di alcune donne migranti che hanno deciso di stabilirsi in Emilia Romagna, o di trascorrere nella nostra regione un pezzo della loro esistenza. Progetti di vita anche molto differenti ma che hanno in comune la necessità di decidere quando avere un figlio e quando, almeno in un dato periodo, evitare una gravidanza.

Aicha, Kira, Valdete sono giunte in Italia con il loro compagno, ma hanno dovuto da subito fare i conti con le difficoltà dell'emigrazione, di fronte a un mondo per tanti aspetti diverso da quello conosciuto nella propria infanzia, in un paese straniero in cui l'organizzazione familiare muta, e i servizi, che pur essendo di aiuto non sostituiscono la "famiglia allargata" nell'educazione dei figli e nel lavoro domestico. Da qui l'obbligo di programmare le nascite, di attendere fra l'una e l'altra. Valbona, Melika, Luan, invece, sono arrivate in Italia perchè desiderano trovare una strada per il futuro. Dalle loro parole trapela il desiderio di farcela con le proprie forze, ma la strada può essere faticosa e può voler dire non avere lo spazio per una maternità.

L'informazione sulla contraccezione diviene, in questi percorsi, parte di una svolta più ampia, tessera di un puzzle in cui ridefinire l'identità secondo nuove coordinate. Di qui la centralità dei Servizi Sanitari offerti dalla Regione - Consultori familiari, Spazi Giovani e Spazi per le donne immigrate - punti di ascolto in cui ricevere, informazione e supporto rispetto alla propria salute fisica ed emotiva.

Scarica la guida >>

14 apr 2010

PRESENTAZIONE LIBRO A FERRARA

Carissime,
vi invitiamo alla presentazione di questo libro che si terrà:
Domenica 18 aprile alle 17 presso il

Centro Documentazione Donna

via Terranuova 12B Ferrara



Arcilesbica Ferrara e Luciana Tufani Editrice



presentano il libro di

Cristina Zanetti, Stop Movie - Cicero, 2009

Cristina Zanetti (Bologna 1953), laureata in filosofia, ha praticato a
livello amatoriale diverse discipline
artistiche, fra cui il disegno, la pittura, la fotografia e
soprattutto la musica. In più occasioni
si è esibita in pubblico, sia come solista sia in gruppo, con sue
canzoni o pescando da un
vasto repertorio, suonando la sua chitarra che passa dalla musica
classica alla musica brasiliana,
dal blues al rock, con una predilezione per gli ultimi due. Poco
incline allo studio sistematico,
dopo un'infarinatura di solfeggio, suona fondamentalmente a orecchio.
Poi la svolta, che la vede immersa in una delle esperienze più lunghe
ed esaltanti:
l'organizzazione del Festival Immaginaria, in cui lavora alla
selezione dei film e alla programmazione cinematografica. Ha realizzato alcuni cortometraggi,fra cui la fiction "Cortomiraggi" (2001), proiettato in diversi
festival internazionali.
Per il suo debutto letterario ha scelto un romanzo autobiografico intimo e
spavaldo; un romanzo di formazione sentimentale e vitale. Il ritratto di una
donna cresciuta con un debito d'amore ancestrale e ripagata solo dalla
sofferta consapevolezza di valere qualcosa nel presente, nella propria
capacità di scegliere e far succedere le cose.
Tre territori acquosi e terreni: la
palude, la foce e l'onda attraversati durante un'esistenza per arrivare ad una vita.
Stop movie, fermato il film del passato: avanti il presente. Il futuro si
vedrà.





Dopo la presentazione verrà offerto un aperitivo



Arcilesbica Ferrara c/o CDD
Via Terranuova 12B
44100 Ferrara
www.arcilesbicaferrara.blogspot.com



--
Luciana Tufani Editrice
via Ticchioni 38/1
44122 Ferrara
tel/fax 0532-53186, cell.329-2199850
pagine web: www.tufani.net

12 apr 2010

stasera al cdd con Pachamama

LUNEDI' 12 APRILE alle ore 20.30
al Centro Documentazione Donna, via Terranuova 12/b:

Per non dimenticare

Quando a emigrare eravamo noi



Proiezione dei documentari:



Accolti a braccia chiuse
di Alvaro Bizzarri



Alvaro Bizzarri, emigrato in Svizzera negli anni ’70, ha iniziato a girare da cineamatore dei documentari che testimoniano le condizioni in cui vivevano gli immigrati in Svizzera, che presentano significative analogie con quelle che ora riserviamo a chi viene come immigrata o immigrato in Italia. I documentari sono stati presentati all’ultima edizione del festival del cinema di Locarno.



Questi i filmati, sceglieremo insieme quali vedere:



IL TRENO DEL SUD

56 min. – super 8 – col. – 1970

Paolo parte per lavorare in Svizzera dove scopre la situazione dei lavoratori immigrati, senza diritti e costretti a vivere nelle baracche. Il protagonista cerca di mobilitarli per migliorarne le condizioni. Disgustato dal clima xenofobo, decide di riprendere il treno del sud per continuare la sua lotta in Italia.


IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA

48 min. – 16 mm – b/n – 1974

Dietro la facciata di una moderna città svizzera in piena espansione, un’altra realtà: le baracche malsane dove alloggiano migliaia di lavoratori stagionali separati dalle loro famiglie.



PAGINE DI VITA DELL’EMIGRAZIONE

54 min. – 16 mm – b/n – 1976

Traduzione in immagini di poesie scritte da immigrati che evocano le sofferenze dello sradicamento, la nostalgia del paese d’origine e le difficoltà d’integrazione nel nuovo paese.



TOUCHOL
56 min. – 16 mm – col. – 1990

Arrivato di recente in Svizzera come stagionale, Giuseppe non sopporta di vivere nelle baracche fornite dal suo datore di lavoro. Grazie a una coppia di portinai italiani, riesce ad affittare un monolocale. Ma i suoi vicini gli rimproverano di suonare la chitarra la sera e minacciano i portinai di sporgere denuncia dato che il contratto d’affitto è illegale. Giuseppe è costretto a tornare a vivere nella baracca.


LO STAGIONALE

50 min. – super 8 – b/n – 1971

In seguito alla morte della moglie, Giuseppe deve prendere con sé in Svizzera, dove lavora come stagionale, il suo bambino. Lo statuto dello stagionale vieta al figlio di rimanere con il padre, le autorità gli negano un permesso di soggiorno. Il ragazzo è costretto a vivere chiuso in casa aspettando il ritorno del padre dal lavoro. Il giorno dell’espulsione organizza una manifestazione per denunciare la condizione dei figli clandestini.

9 apr 2010

LA COMMISSIONE DONNE ELETTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA, ORGANIZZA UN INCONTRO









VENERDI’ 9 APRILE 2010 alle ORE 17,00

Alla Sala dell’Arengo della Residenza Municipale



“CHE GENERE DI LINGUAGGIO!”

PER DISCUTERE

COME IL LINGUAGGIO RIFLETTA

STEREOTIPI, PREGIUDIZI, CANCELLAZIONI

CHE RIGUARDANO LE DONNE E IL LORO RUOLO NELLA SOCIETA’

1 apr 2010

Corsi a Bologna

L'italiano per giovani donne immigrate e l'italiano per convincere: due laboratori organizzati dal Centro Risorse di Genere

Una competenza a tutto tondo della lingua italiana e la capacità di prendere la parola in pubblico, sfruttando con efficacia tutte le potenzialità del linguaggio, sono ormai doti indispensabili per l'inserimento nel mondo del lavoro di uomini e donne, ma anche per realizzare una piena cittadinanza, per partecipare a gruppi di lavoro o far sentire la propria voce in assemblee e comitati. Affinchè le potenzialità del linguaggio non rimangano inespresse o strumento discriminante a disposizione di pochi il Centro Risorse di Genere promuove, a partire da aprile, il "Laboratorio di tecniche di presa di parla pubblica" e il "Laboratorio di lingua italiana per giovani donne".

Il "Laboratorio di tecniche di presa di parola pubblica" della durata complessiva di 8 ore, è strutturato in due incontri, il 12 e il 15 aprile, dalle 14 alle 18. L'efficacia del discorso non dipende da doti innate ed ineffabili, ma si appoggia su una serie di strategie e tecniche di organizzazione del discorso, per persuadere, manipolare, convincere e sedurre. Conoscere queste tecniche consente di muoversi con consapevoleza nell'universo della parola. Costruire un discorso pubblico chiaro o sfruttare gli elementi della retorica per argomentare con convinzione le proprie idee partigiane sono azioni possibili solo se si conoscono la varietà della lingua e dei suoi registri, i generi testuali e la forza pragmatica degli enunciati.
Visti gli obiettivi del corso per la partecipazione è necessaria una buona competenza della lingua italiana o per le non madrelingua un livello di scolarizzazione corrispondente alla scuola superiore.

"Lingua italiana per giovani donne" è un progetto per empowement delle donne migranti, di fronte alle complesse scelte di vita e di lavoro. La conoscenza della lingua italiana è un elemento imprescindibile per l'inclusione sociale di uomini e donne. Imparare una lingua significa le parole e la grammatica, ma non solo: altrettanto fondamentale è apprendere le norme sociali e culturali, per informarsi, per costruire una relazione, per chiedere o dare un consiglio. L'età, il genere, il titolo di studio, la lingua madre, l'ambiente in cui viviamo o il lavoro definiscono, mutano e aggiornano i nostri bisogni lingustici.

Il laboratorio è aperto a giovani donne migranti che hanno una conoscenza minima (o nessuna conoscenza) della lingua italiana, momenti per iniziare un percorso di apprendimento della lingua e una riflessione sulla società italiana. Il corso è strutturato in 20 lezioni, di cui 12 di project work, per un totale di 60 ore. Le lezioni si terranno nei mesi di aprile e maggio, indicativamente dalle 9 alle 13.

Per informazioni ed iscrizioni è possibile rivolgersi direttamente al Centro Documentazione Donne di Bologna in Via del Piombo 7 o telefonare ai numeri 051/429.94.11-17.

Entrambi i corsi sono gratuiti e al termine rilasciano un attestato di partecipazione

Sezioni