L’uomo che ha comprato una donna per stuprarla per mesi Chiesto il rinvio a giudizio per l'aguzzino
L'uomo, 58 anni, aveva conosciuto la sua vittima in Mozambico ed era riuscito a conquistarsi la fiducia dei suoi parenti. Dopo averla portata in Italia con la promessa di sposarla, la segregò in casa e la costrinse a prostituirsi
Milano, 7 settembre 2009 - Aveva segregato in casa, violentato ripetutamente con pratiche sadomaso e costretto a prostituirsi una 28enne originaria del Mozambico, comprandola alla sua famiglia a cui inviava 100 euro al mese. Dopo otto mesi di violenze, la donna era riuscita a fuggire con l’aiuto di due vicine e a denunciarlo.
Ora per l’uomo, un pensionato di 58 anni arrestato lo scorso novembre, e per un egiziano a cui in un’occasione aveva venduto la sua vittima per 150 euro, è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio.
A. A. risponde di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona, induzione alla prostituzione e detenzione di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico. M. S., l’egiziano di 42 anni, è accusato di violenza sessuale di gruppo.
L’udienza preliminare si terrà il 26 ottobre davanti al gup Andrea Pellegrino.
In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, il pensionato aveva conosciuto la sua vittima su una spiaggia, in Mozambico, nel 2007. Poi si era presentato agli zii della donna, con cui lei viveva dopo aver perso i genitori, conquistandosene la fiducia attraverso lavoretti in casa e regali.
Quando era tornato a Milano, aveva preso accordi con loro per portare la donna in Italia, dicendo che l’avrebbe sposata. Ma al suo arrivo a Milano nel febbraio 2008, invece del promesso matrimonio, la donna si era trovata segregata in casa, costretta a sottoporsi a pratiche sadomaso e a vedere video pornografici, e persino a subire un rapporto sessuale a tre con il coinvolgimento dell’egiziano.
Solo il 9 ottobre successivo, la 28enne era riuscita a fuggire, con l’aiuto di due vicine. Dopo il fermo che aveva portato il pensionato in carcere, erano proseguiti gli accertamenti degli investigatori sui dvd sequestrati che hanno portato alla nuova imputazione di detenzione di materiale pedopornografico. Era stato poi identificato anche l’egiziano che per partecipare alle violenze aveva pagato 150 euro. Anche lui era stato fermato e attualmente si trova agli arresti domiciliari.
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