LUNEDI' 12 APRILE alle ore 20.30
al Centro Documentazione Donna, via Terranuova 12/b:
Per non dimenticare
Quando a emigrare eravamo noi
Proiezione dei documentari:
Accolti a braccia chiuse
di Alvaro Bizzarri
Alvaro Bizzarri, emigrato in Svizzera negli anni ’70, ha iniziato a girare da cineamatore dei documentari che testimoniano le condizioni in cui vivevano gli immigrati in Svizzera, che presentano significative analogie con quelle che ora riserviamo a chi viene come immigrata o immigrato in Italia. I documentari sono stati presentati all’ultima edizione del festival del cinema di Locarno.
Questi i filmati, sceglieremo insieme quali vedere:
IL TRENO DEL SUD
56 min. – super 8 – col. – 1970
Paolo parte per lavorare in Svizzera dove scopre la situazione dei lavoratori immigrati, senza diritti e costretti a vivere nelle baracche. Il protagonista cerca di mobilitarli per migliorarne le condizioni. Disgustato dal clima xenofobo, decide di riprendere il treno del sud per continuare la sua lotta in Italia.
IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA
48 min. – 16 mm – b/n – 1974
Dietro la facciata di una moderna città svizzera in piena espansione, un’altra realtà: le baracche malsane dove alloggiano migliaia di lavoratori stagionali separati dalle loro famiglie.
PAGINE DI VITA DELL’EMIGRAZIONE
54 min. – 16 mm – b/n – 1976
Traduzione in immagini di poesie scritte da immigrati che evocano le sofferenze dello sradicamento, la nostalgia del paese d’origine e le difficoltà d’integrazione nel nuovo paese.
TOUCHOL
56 min. – 16 mm – col. – 1990
Arrivato di recente in Svizzera come stagionale, Giuseppe non sopporta di vivere nelle baracche fornite dal suo datore di lavoro. Grazie a una coppia di portinai italiani, riesce ad affittare un monolocale. Ma i suoi vicini gli rimproverano di suonare la chitarra la sera e minacciano i portinai di sporgere denuncia dato che il contratto d’affitto è illegale. Giuseppe è costretto a tornare a vivere nella baracca.
LO STAGIONALE
50 min. – super 8 – b/n – 1971
In seguito alla morte della moglie, Giuseppe deve prendere con sé in Svizzera, dove lavora come stagionale, il suo bambino. Lo statuto dello stagionale vieta al figlio di rimanere con il padre, le autorità gli negano un permesso di soggiorno. Il ragazzo è costretto a vivere chiuso in casa aspettando il ritorno del padre dal lavoro. Il giorno dell’espulsione organizza una manifestazione per denunciare la condizione dei figli clandestini.
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12 apr 2010
stasera al cdd con Pachamama
Inserito dal Collettivo Pachamama alle 10:22
Etichette: arte, iniziative, internazionale, riunioni
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