Siamo un gruppo di donne: amiche, colleghe, mamme... Da tempo mettiamo le nostre esperienze di solidarietà femminile in comune, ne parliamo, riflettiamo, e pensiamo che molte donne costruiscano, nella vita di tutti i giorni, una silenziosa ma potente rete di affetti, di aiuti, di sostegno. Alcune di noi vengono da altre esperienze o vi sono tuttora coinvolte (Comitato per la pace Spartacus, Collettivo Echidna, Mamme per la Pace...), altre si sono semplicente unite confluendo il loro apporto personale di donne attente alla realtà che ci circonda e con la volontà di "uscire dal silenzio". Abbiamo pensato di costituire un gruppo, il Collettivo Pacha Mama, per cercare di essere un punto di riferimento e di scambio di esperienze per chiunque si senta sensibile alla lotta e alla solidarietà femminili.

AVVISO


Ciao a tutt*, è stata ripristinata la mail vecchia:

pachamama.ferrara@hotmail.it

ci auguriamo che non venga bloccata mai più

sezioni

24 feb 2008

23 febbraio 2008




Libere di decidere

Stiamo vivendo tutte l’ennesimo tentativo di mortificare l’autodeterminazione delle donne.

L’attacco strumentale alla L.194 è l’altra faccia di una politica che non rispetta le donne e tenta di rendere insignificante ogni espressione di libera scelta.

Le donne il rispetto per la vita lo praticano quotidianamente ed è per questo che oggi dicono che la legge 194 non si tocca e la si deve applicare integralmente e seriamente.

Dal 1978 siamo uscite dalla clandestinità che ci uccideva!

In 30 anni la legge 194 ha ridotto gli aborti del 44%, ha aumentato l’informazione ed elevato la consapevolezza di donne e uomini per una genitorialità sempre più responsabile.

L’art. 5 della Legge 194 impone ai consultori ed alle strutture socio-sanitarie quando

la richiesta di interruzione volontaria di gravidanza sia motivata dall’incidenza delle condizioni economiche, o sociali, o familiari sulla salute della gestante, di esaminare con la donna e con il padre del concepito, ove la donna lo consenta....le possibili soluzioni dei problemi proposti, di aiutarla a rimuovere le cause ... di metterla in grado di far valere i suoi diritti di lavoratrice e di madre...”.

E invece le donne sono spesso lasciate sole; il numero dei consultori pubblici è stato drasticamente ridotto; l’obiezione di coscienza è tanto diffusa da compromettere il corretto utilizzo della legge.

A Ferrara l’85% dei medici ginecologi è obiettore di coscienza e non tutti gli ospedali garantiscono il servizio benché pubblico.

Dietro le campagne ideologiche e la barbarie dell’incursione nell’ospedale di Napoli c’è ben di più di un attacco alla legge 194: c’e il rischio per tutte e tutti di rompere un patto civile tra diritti collettivi e libertà individuali.

Dopo la follia della proposta di moratoria, l’accanimento dei medici romani sulla rianimazione dei feti prematuri - anche contro la volontà della madre -, l’indifferenza alla violenza quotidiana che le donne subiscono, la fatica ad affermare una vera democrazia paritaria ovunque si assumono decisioni, dovremmo aver capito tutte che la libertà delle donne è il vero obiettivo di un nuovo controllo sociale.

Ora Basta!

  • Noi donne siamo stanche di portare sulle spalle colpe che non abbiamo.
  • Noi donne siamo stanche di essere accusate di uccidere i nostri figli.

· Noi donne abbiamo il diritto di essere sostenute quando dobbiamo scegliere la strada più difficile.

Interrompere una gravidanza che non si vuole o non si può portare a termine è una scelta difficile non priva di amore per la vita e di rispetto e di responsabilità.

Noi donne non intendiamo riconoscere autorità politica a chi non ha il coraggio di dire chiaramente per quali diritti e per quali libertà si impegna.

UDI, CENTRO DONNA GIUSTIZIA, CENTRO DOCUMENTAZIONE DONNA,

DONNE DELLA CGIL, COLLETTIVO PACHAMAMA, CITTADINE DEL MONDO

E DONNE IN ASSEMBLEA






Nessun commento:

Sezioni