Siamo un gruppo di donne: amiche, colleghe, mamme... Da tempo mettiamo le nostre esperienze di solidarietà femminile in comune, ne parliamo, riflettiamo, e pensiamo che molte donne costruiscano, nella vita di tutti i giorni, una silenziosa ma potente rete di affetti, di aiuti, di sostegno. Alcune di noi vengono da altre esperienze o vi sono tuttora coinvolte (Comitato per la pace Spartacus, Collettivo Echidna, Mamme per la Pace...), altre si sono semplicente unite confluendo il loro apporto personale di donne attente alla realtà che ci circonda e con la volontà di "uscire dal silenzio". Abbiamo pensato di costituire un gruppo, il Collettivo Pacha Mama, per cercare di essere un punto di riferimento e di scambio di esperienze per chiunque si senta sensibile alla lotta e alla solidarietà femminili.

AVVISO


Ciao a tutt*, è stata ripristinata la mail vecchia:

pachamama.ferrara@hotmail.it

ci auguriamo che non venga bloccata mai più

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28 ott 2009

Comunicato da SOMMOSSE

Il 25 Novembre è la data internazionale contro la violenza maschile sulle donne. Dal 2007 noi donne, ragazze, femministe e lesbiche scendiamo in piazza (tante e unite) per denunciare una cultura e una politica sessiste, violente e degradanti. Dal 2007 la rete Sommosse ha promosso analisi condivise e pratiche politiche sulla violenza di genere in tutte le sue forme.L'assemblea bolognese, che ha riunito donne singole, di associazioni, collettivi femministi e lesbici, invita tutte all'ASSEMBLEA NAZIONALE DEL 31 OTTOBRE 2009 in vista della MANIFESTAZIONE NAZIONALE organizzata dalle donne e indipendente dai partiti. La violenza maschile su donne e lesbiche ha molte facce. Sentiamo la necessità di tornare in Piazza:- ricordando che la maggior parte delle violenze avviene in famiglia- combattendo una basilare, ma non scontata, battaglia per l'inviolabilità del corpo e la difesa dell'integrità psicofisica- denunciando l'uso politico del corpo delle donne- rifiutando un razzismo incalzante che prende la forma di sequestri e torture dentro i C.I.E. (sopratutto per le donne) e di leggi razziste- indignandoci perché a 20 anni da "Processo per stupro" siamo ancora noi le reali imputate delle violenze che su di noi vengono agite (vedi Montalto di Castro, Bologna ecc.ecc.)- individuando la violenza verso le lesbiche non solo come lesbofobia (fobia-paura) ma odio eterosessista verso soggetti che si sottraggono all' eterosessualità obbligatoria- vigilando affinché nuovi e vecchi fascismi, che sempre hanno perseguito un'idea di donna alle dipendenze della specie, non si diffondano azzerando memoria e libertà- contro il diffondersi di una cultura sempre più violenta e machista che si accanisce contro chiunque che non si adegui al suo modello di normalità, come omosessuali, lesbiche, trans...- rifiutando la logica della paura e dicendo no tanto agli stupratori quanto alle ronde dei giustizieri.- dicendo stop al Femminicidio- riaffermandoci come "Indecorose e libere", sia per una questione di riconoscibilità e continuità ma anche per il contenuto dello slogan, di una certa attualità dato che nelle motivazioni della recente sentenza si sostiene che mettendosi in certa situazione poco decorosa una donna rinuncerebbe implicitamente alla propria incolumità.Invitiamo tutte all'assemblea nazionale del 31/10/2009In Via del Piombo 5 a BolognaDalle 10.00 alle 18.00 Per la costruzione condivisa di una manifestazione nazionale efficace. Consapevoli della regressione politica e sociale che in Italia viviamo, noi donne femministe e lesbiche crediamo che l'assemblea nazionale potrà rappresentare un luogo di confronto sulla piattaforma, sull'organizzazione della manifestazione, a partire dal percorso della rete Sommosse e nella prospettiva di coinvolgere tante tante donne.

info
maragridaforte@inventati.org

http://www.torniamoinpiazza.it/ >>Contro la violenza maschile sulle donne, per la libertà di scelta sessuale e di identità di genere. Per la civiltà della relazione tra i sessi. Per una informazione libera e non sessista. Contro lo sfruttamento del corpo delle donne a fini politici ed economici. Per una responsabilità condivisa di uomini e donne verso bambine/i, anziane/i e malate/i, nel privato come nel pubblico. Contro ogni forma di discriminazione e razzismo, per una scuola che educhi alla convivenza civile tra i sessi e le culture diverse

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