Siamo un gruppo di donne: amiche, colleghe, mamme... Da tempo mettiamo le nostre esperienze di solidarietà femminile in comune, ne parliamo, riflettiamo, e pensiamo che molte donne costruiscano, nella vita di tutti i giorni, una silenziosa ma potente rete di affetti, di aiuti, di sostegno. Alcune di noi vengono da altre esperienze o vi sono tuttora coinvolte (Comitato per la pace Spartacus, Collettivo Echidna, Mamme per la Pace...), altre si sono semplicente unite confluendo il loro apporto personale di donne attente alla realtà che ci circonda e con la volontà di "uscire dal silenzio". Abbiamo pensato di costituire un gruppo, il Collettivo Pacha Mama, per cercare di essere un punto di riferimento e di scambio di esperienze per chiunque si senta sensibile alla lotta e alla solidarietà femminili.

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9 ott 2009

Discriminazioni: la Rete Regionale e una piccola Guida per difendersi

Logo della Rete regionale

Le cronache riportano spesso casi in cui caratteristiche come il colore della pelle, l'omosessualità o la disabilità diventano ragioni per un differente trattamento e per l'impossibilità di qualcuno ad accedere a servizi e risorse. Per fare luce sull'argomento e chiarire le possibilità di azione, la Regione Emilia Romagna in collaborazione con il Comune di Modena ha redatto una piccola guida contro le discriminazioni.

La piccola Guida Contro le Discriminazioni redatta dalla Regione prende avvio dalla definizione di discriminazione quale ogni azione ed ogni omissione che comporti un trattamento non paritario di una o più persone in virtù dell'appartenenza ad un determinato gruppo sociale e che impedisca al discriminato di fruire di risorse economiche e sociali, di un servizio o di un'opportunità come gli altri. Ciò che spesso non si tiene in debito conto ma che la Guida puntualizza in modo efficace è che I comportamenti discriminatori non sono solo pratiche da condannare sul piano etico ma che esse rappresentano atti punibili dalla legge. Per avvalersi delle tutele previste dalla legislazione in materia occorre però distinguere tra le diverse forme di discriminazione e provare che il torto subito sia riconducibile esclusivamente a quei fattori discriminatori - riconosciuti dalla legge - come il genere, l’origine etnica, il credo (opinioni, fede, religione), l’orientamento sessuale, l’età, la disabilità fisica o psichica. Il testo precisa anche che quando la discriminazione si aggiunge ad un comportamento che ha lo scopo o la conseguenza di ledere la dignità di una persona si arriva a parlare di molestia discriminatoria, atto anch'esso punibile dalla legislazione specifica.
La guida non si limita a elencare e distinguere le varie forme di disabilità, ma affronta anche la questione dei conflitti relazionali che spesso accompagnano atti di questo genere, e che contribuiscono a complicare ulteriormente il quadro d'azione e le possibili risposte giuridiche ad esso riferibili.

La Guida è un'iniziativa che si inserisce nella più ampia azione della "Rete Regionale contro le discriminazioni” costituita da enti locali, associazioni ed organizzazioni di tutto il territorio che offrono un luogo di accoglienza, sostegno, orientamento e supporto verso le persone che hanno subito una discriminazione. In ogni provincia esistono nodi della Rete con funzioni di assistenza o di sola informazione agli utenti.
A Bologna sono presenti diversi nodi, dislocati in città o nei Comuni dell'interland, affidati a enti locali e associazioni, che focalizzano la propria attenzione e le proprie azioni anche in base a tematiche specifiche. Per orientarsi nella Rete antidiscriminazione del capoluogo è possibile contattare il Servizio Politiche sociali e per la salute Osservatorio delle Immigrazioni (tel. 051/65.98.992, e-mail: raffaele.lelleri@provincia.bologna.it)

Per informazioni:
Numero Verde della Rete Regionale - 800/66.22.00
www.regione.emilia-romagna.it/antidiscriminazioni

AllegatoDimensione
GuidaControLediscriminazione.pdf179.23 KB

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