Siamo un gruppo di donne: amiche, colleghe, mamme... Da tempo mettiamo le nostre esperienze di solidarietà femminile in comune, ne parliamo, riflettiamo, e pensiamo che molte donne costruiscano, nella vita di tutti i giorni, una silenziosa ma potente rete di affetti, di aiuti, di sostegno. Alcune di noi vengono da altre esperienze o vi sono tuttora coinvolte (Comitato per la pace Spartacus, Collettivo Echidna, Mamme per la Pace...), altre si sono semplicente unite confluendo il loro apporto personale di donne attente alla realtà che ci circonda e con la volontà di "uscire dal silenzio". Abbiamo pensato di costituire un gruppo, il Collettivo Pacha Mama, per cercare di essere un punto di riferimento e di scambio di esperienze per chiunque si senta sensibile alla lotta e alla solidarietà femminili.

AVVISO


Ciao a tutt*, è stata ripristinata la mail vecchia:

pachamama.ferrara@hotmail.it

ci auguriamo che non venga bloccata mai più

sezioni

12 apr 2010

stasera al cdd con Pachamama

LUNEDI' 12 APRILE alle ore 20.30
al Centro Documentazione Donna, via Terranuova 12/b:

Per non dimenticare

Quando a emigrare eravamo noi



Proiezione dei documentari:



Accolti a braccia chiuse
di Alvaro Bizzarri



Alvaro Bizzarri, emigrato in Svizzera negli anni ’70, ha iniziato a girare da cineamatore dei documentari che testimoniano le condizioni in cui vivevano gli immigrati in Svizzera, che presentano significative analogie con quelle che ora riserviamo a chi viene come immigrata o immigrato in Italia. I documentari sono stati presentati all’ultima edizione del festival del cinema di Locarno.



Questi i filmati, sceglieremo insieme quali vedere:



IL TRENO DEL SUD

56 min. – super 8 – col. – 1970

Paolo parte per lavorare in Svizzera dove scopre la situazione dei lavoratori immigrati, senza diritti e costretti a vivere nelle baracche. Il protagonista cerca di mobilitarli per migliorarne le condizioni. Disgustato dal clima xenofobo, decide di riprendere il treno del sud per continuare la sua lotta in Italia.


IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA

48 min. – 16 mm – b/n – 1974

Dietro la facciata di una moderna città svizzera in piena espansione, un’altra realtà: le baracche malsane dove alloggiano migliaia di lavoratori stagionali separati dalle loro famiglie.



PAGINE DI VITA DELL’EMIGRAZIONE

54 min. – 16 mm – b/n – 1976

Traduzione in immagini di poesie scritte da immigrati che evocano le sofferenze dello sradicamento, la nostalgia del paese d’origine e le difficoltà d’integrazione nel nuovo paese.



TOUCHOL
56 min. – 16 mm – col. – 1990

Arrivato di recente in Svizzera come stagionale, Giuseppe non sopporta di vivere nelle baracche fornite dal suo datore di lavoro. Grazie a una coppia di portinai italiani, riesce ad affittare un monolocale. Ma i suoi vicini gli rimproverano di suonare la chitarra la sera e minacciano i portinai di sporgere denuncia dato che il contratto d’affitto è illegale. Giuseppe è costretto a tornare a vivere nella baracca.


LO STAGIONALE

50 min. – super 8 – b/n – 1971

In seguito alla morte della moglie, Giuseppe deve prendere con sé in Svizzera, dove lavora come stagionale, il suo bambino. Lo statuto dello stagionale vieta al figlio di rimanere con il padre, le autorità gli negano un permesso di soggiorno. Il ragazzo è costretto a vivere chiuso in casa aspettando il ritorno del padre dal lavoro. Il giorno dell’espulsione organizza una manifestazione per denunciare la condizione dei figli clandestini.

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