"LE STREGHE SON TOTNATE" PRESIDIO A FAVORE DELLA194
Femminismo. Striscioni e slogan davanti all'incontro del “Movimento per la vita”
Le donne denunciano gli obiettori che limitano la distribuzione della pillola del giorno dopo
Gian Basilio Nieddu
■ Il sacerdote anti abortista ha cercato di prenderle con la cioccolata, è avanzato verso il presidio con vassoio ricolmo della bevanda, ma il dolce aveva gusto amaro per le femministe che ieri mattina hanno manifestato davanti all'incontro del Movimento per la vita, nella sede dell'Antoniano, per difendere la legge 194 e il diritto delle donne ad abortire. LE FEMMINISTE «La cioccolata ce la possiamo bere insieme ma solo dopo aver fatto chiarezza sul fatto che ognuno deve aver rispetto dell'altro - spiega TeresaRossano della Rete delle Donne - e che la donna ha il diritto all'autodeterminazione.
La cattolica può non abortire ma non può imporre niente».
Chiare e precise le femministe che ieri mattina hanno lanciato
slogan contro i movimenti fondamentalisti e un avvertimento
al Partito Democratico: «No agli scambi politici sul corpo
delle donne». Veltroni è avvertito,il conto si presenterà alle
urne «Uno slogan che abbiamo usato per la prima volta a Zola
Predosa quando si tentò unaconvenzione. Il solito esperimento,
test in provincia per poi applicare in città - spiega Rossano
- il tentativo fallì. Sia ben chiaro che se non ci sarà un
messaggio preciso non li votia-
mo. Nessun compromesso sulla 194». Si annuncia battaglia, anche
politica. «Basta con queste campagne delle associazioni integraliste
sull'obiezione di coscienza.
Anche a Bologna ci sono tante donne che devono aspettare anche 24 ore per avere
la pillola del giorno dopo. UNA PRESTAZIONE che deve essere garantita ma ci sono tanti obiettori di coscienza». Troppi casi di donne e ragazze che devono
aspettare ore e ore, con il rischio che si perda l'efficacia
del trattamento, per avere la pillola. Un fenomeno che si sta allargando anche alle farmacie.
Quindi inizia la battaglia e si annunciano manifestazioni sul
tema per la giornata delle donne,molto a ridosso delle elezioni.
«Non anticipiamo niente ma sarà la battaglia per il rispetto
della laicità e dell' autoderteminazione delle donne.
Siamo un soggetto politico e decidiamo noi sul nostro corpo».
Non mancano stoccate ancheper la politica sanitaria locale, e
nazionale, messa sul banco degli imputati : «Si sta diminuendo
il servizio offerto dai consultori con gli accorpamenti, l'allungamento
delle liste d'attesa e meno interventi sulle scuole
rispetto a qualche anno fa».
Queste le denunce mentre l'incontro degli anti abortisti prosegue
con fuori le donne, qualche cappello di strega in testa,
che nei loro cartelli prendono di mira anche Giuliano Ferrara.
Satira ironica con il faccione del
giornalista che «m'illumino d'incenso». Sferzata contro chi ha proposto la moratoria sull'aborto e probabile lista elettorale
sul tema. ■
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11 feb 2008
ARTICOLO SUL PRESIDIO A FAVORE DELLA 194 DEL 10 FEBBRAIO 2008 A BOLOGNA
Inserito dal
Collettivo Pachamama
alle
16:09
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