Siamo un gruppo di donne: amiche, colleghe, mamme... Da tempo mettiamo le nostre esperienze di solidarietà femminile in comune, ne parliamo, riflettiamo, e pensiamo che molte donne costruiscano, nella vita di tutti i giorni, una silenziosa ma potente rete di affetti, di aiuti, di sostegno. Alcune di noi vengono da altre esperienze o vi sono tuttora coinvolte (Comitato per la pace Spartacus, Collettivo Echidna, Mamme per la Pace...), altre si sono semplicente unite confluendo il loro apporto personale di donne attente alla realtà che ci circonda e con la volontà di "uscire dal silenzio". Abbiamo pensato di costituire un gruppo, il Collettivo Pacha Mama, per cercare di essere un punto di riferimento e di scambio di esperienze per chiunque si senta sensibile alla lotta e alla solidarietà femminili.

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Ciao a tutt*, è stata ripristinata la mail vecchia:

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ci auguriamo che non venga bloccata mai più

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12 feb 2008

Letteratura di genere

da Rainews24 12 febbraio 2008

Donne e primati
A New York approdano le scrittrici italiane di ogni epoca: gia' nel 1600 c'era la "questione di genere"

La scrittrice Margherita Costa, vissuta nella prima meta' del Seicento, si era gia' posta ' il problema della scrittura femminile e della sua accoglienza. E' stata una delle novita' apprese nel corso del convegno Towards a Gendered History of Italian Literature organizzato a New York che ha esaminato il contributo delle donne alla letteratura italiana. E' stata Virginia Cox a evidenziare come la questione "genere" fosse stata posta dalla Costa nell'Elissa infelice, poema autobiografico del 1640: cantante, probabilmente donna di corte, poetessa, fu una delle poche scrittrici laiche ad aver pubblicato un suo lavoro nel XVII secolo. La stanza presa in esame descrive le iniziali ambizioni della poetessa di Elissa e della lenta e progressiva delusione. La mancata protezione della corte, la derisione di lettori, le fanno decidere di riconsegnare il 'mandato poetico' ad Apollo. Nel palazzo che il Dio ha nel Parnaso Elissa incontra una compagnia di poeti: cinque uomini (Dante, Petrarca, Bembo, Guidiccioni e Della Casa) e tre donne (Vittoria Colonna, Veronica Gambara e Margherita Sarrocchi). La presenza delle sue "colleghe" rappresenta un importante definizione di un nuovo canone ma, la Costa sottolinea l'abisso che intercorre tra questo ideale e la realta' di cui ha fatto esperienza. Negli ultimi decenni il contributo delle scrittrici italiane e' stato al centro di un crescente rinnovato interesse critico, anche se molto lavoro deve ancora essere fatto per portare alla luce e ricollocare in modo adeguato la loro produzione. Nel Medioevo le prime letterate erano intrise di spiritualita': da Chiara di Assisi a Angela da Foligno col suo Memoriale, a Chiara da Monfalco, Vanna da Orvieto, Umiliana Dei Cerchi. Tra il secolo XIII e XIV i testi delle autrici, dai sermoni di Umilta' da Faenza, di Caterina da Siena agli scritti di Brigida di Svezia e di Caterina Vigri, arricchiscono la coscienza europea: erano infatti scritti in latino e non solo in volgare. L'excursus prosegue attraverso il Rinascimento e arriva al Barocco dove incontriamo, oltre alla Costa, Margherita Sarrocchi, Vittoria Colonna e Veronica Gambara. Infine Ottocento ed epoca contemporanea con la relazione di Elisabetta Rasy che ha scelto due terzetti: Matilde Serao, Grazia Deledda, Ada Negri e Anna Maria Ortese, Elsa Morante, Cristina Campo.

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