Siamo un gruppo di donne: amiche, colleghe, mamme... Da tempo mettiamo le nostre esperienze di solidarietà femminile in comune, ne parliamo, riflettiamo, e pensiamo che molte donne costruiscano, nella vita di tutti i giorni, una silenziosa ma potente rete di affetti, di aiuti, di sostegno. Alcune di noi vengono da altre esperienze o vi sono tuttora coinvolte (Comitato per la pace Spartacus, Collettivo Echidna, Mamme per la Pace...), altre si sono semplicente unite confluendo il loro apporto personale di donne attente alla realtà che ci circonda e con la volontà di "uscire dal silenzio". Abbiamo pensato di costituire un gruppo, il Collettivo Pacha Mama, per cercare di essere un punto di riferimento e di scambio di esperienze per chiunque si senta sensibile alla lotta e alla solidarietà femminili.

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Ciao a tutt*, è stata ripristinata la mail vecchia:

pachamama.ferrara@hotmail.it

ci auguriamo che non venga bloccata mai più

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22 ott 2008

Malalai Joya

http://malalaijoyaitalia.blogspot.com/ ( blog in italiano dedicato a Malalai Joya)


Nel 2003 Malalai Joya, a soli 26 anni, fu eletta dai suoi concittadini come delegata alla Loya Jirga (Grande Assemblea) che doveva stilare la carta costituzionale del paese. Già allora Malalai prese la parola e, in un coraggioso discorso divenuto poi celebre, denunciò i crimini dei 'signori della guerra' che controllavano, e ancora oggi controllano, la Loya Jirga e i posti di comando del paese. Da quel giorno Malalai vive sotto scorta, è oggetto di continue minacce di morte e ha già subito vari attentati.

Nel settembre del 2005 si tennero le elezioni parlamentari afghane e, grazie al suo indiscusso radicamento nel territorio, alla sua attività di sostegno concreto alla popolazione, al suo impegno a favore delle donne, alla sua lotta per la democrazia e i diritti, Malalai fu eletta con largo consenso per rappresentare Farah, la sua provincia, nella Wolesi Jirga (la Camera dei Deputati afghana).

Malalai Joya è inoltre responsabile di OPAWC (Organization of Promoting Afghan Women's Capabilities), una ONG che si occupa della promozione dei diritti delle donne e dei bambini organizzando gratuitamente corsi di alfabetizzazione, di formazione professionale, attività di microimprenditoria, orfanotrofi e ambulatori medici.

Il costante impegno civile e democratico di Malalai Joya è stato formalmente riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, prima con il premio afghano "Malalai of Maiwand" nel 2001, poi con il premio "Donna dell’anno" assegnatole dalla Regione Val d’Aosta nel 2004 e, infine, con il premio per la pace coreano "Gwangju Human Rights Award" nel 2006.

Il 21 maggio 2007 la giovane deputata, con un atto del tutto illegale, è stata espulsa dal parlamento per aver criticato il governo esponendone la natura antidemocratica e fondamentalista e denunciando la presenza in esso di 'signori della guerra', trafficanti di droga e violatori dei diritti umani.

Il 23 luglio 2007 il Comune di Firenze conferisce a Malalai Joya il "Giglio d'Oro" come riconoscimento al suo impegno contro il fondamentalismo e per la democrazia e i diritti nel suo paese. Nel settembre 2007 viene nominata per il premio Sakharov dal Parlamento Europeo. L'11 febbraio 2008 le viene assegnato il premio "International Human Rights Film Award" a Berlino.

Video su Malalay Joia

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