riportiamo un appello arrivatoci via mail
Appello
Unite contro la violenza patriarcale per affermare la nostra libertà
Unite contro la violenza patriarcale per affermare la nostra libertà
Tantissime donne scelgono quotidianamente di alzare la testa e di reagire alla violenza patriarcale. Gli attacchi alla vita delle donne sono una minaccia costante per tutto il genere femminile e quindi per l'intera umanità. Perchè sono le donne che in prima persona difendono ed affermano la vita, cercano di realizzare i loro sogni di libertà e cambiamento. Si prendono cura della vita dell'insieme dell'umanità, costruiscono relazioni di solidarietà e sorellanza, con determinazione e coraggio lottano per fermare gli stupri e le violenze. Vogliamo avvalorare questo protagonismo, insieme alle migliaia di donne che hanno realizzato la manifestazione del 24 novembre 2007, a coloro che quotidianamente affermano la vita e la libertà. Unite possiamo difenderci e fermare le violenze che rappresentano la prima causa di morte e di invalidità permanente per le donne. La violenza patriarcale inizia dall'ambito familiare (mariti, partner, ex fidanzati sono i principali responsabili) e non ha confini: colpisce le donne di ogni etnia, di ogni ceto sociale, di ogni credo religioso, di ogni generazione. Rifiutiamo perciò ogni strumentalizzazione della violenza sulle donne in chiave razzista e repressiva da parte delle istituzioni e della politica, che trovano eco anche nella società. Sappiamo quanto sia importante nella vita quotidiana e nella lotta la solidarietà di genere che ci sostiene e ci restituisce il coraggio di denunciare la violenza, di reagire di fronte all'ennesima prepotenza, di affermare le nostre libertà di scelta in tutti gli aspetti della vita. Vogliamo riprendere i migliori esempi del movimento delle donne e costruire in maniera unitaria, indipendente e solidale iniziative di lotta, di riflessione e solidarietà per fermare la violenza. Invitiamo tutte le donne a partecipare ed a preparare una assemblea nazionale per sabato 7 febbraio a Roma (sala da definire), per essere insieme protagoniste e dare vita ad iniziative comuni verso e oltre l'8 marzo contro la violenza patriarcale.
11 gennaio 2009
La commissione femminista di socialismo rivoluzionario
Sara Andreotti
Enza Bellantuono
Monica Bianchi
Giusi Incisivo
Marta Magini
Stefania Vena
Per contattarci e firmare questo appello: e-mail sorellanzaeliberta@libero.it; cell.340 4226751
11 gennaio 2009
La commissione femminista di socialismo rivoluzionario
Sara Andreotti
Enza Bellantuono
Monica Bianchi
Giusi Incisivo
Marta Magini
Stefania Vena
Per contattarci e firmare questo appello: e-mail sorellanzaeliberta@libero.it; cell.340 4226751
1 commento:
La violenza va fermata. Con ogni mezzo. Se serve anche con pene più severe. Ma non occorre inventare numeri che alimentano lo scontro tra i sessi.
I dati dell'Istat SONO TENDENZIOSI, ottenuti con metodi a dir poco discutibili. Anke la menzogna e la strumentalizzazione possono essere una violenza se alimentano l'odio e si approfitta della buona fede di milioni di donne che in certa informazione ci credono.
LA VIOLENZA MASCHILE COME PRIMA CAUSA DI MORTE DELLE DONNE E' UNA MENZOGNA! E' UNA BALLA COLOSSALE!!
NON E' VERO CHE UCCIDE PIU' DEL CANCRO O CHE UCCIDE PIU' DEGLI INCIDENTI STRADALI!
Io capisco lo sconforto di voi tutte di fronte a qualche uomo bastardo, ma non fatevi lavare il cervello da chi vuole strumentalizzare un argomento così serio!
E' un articolo forte, che può sembrare provocatorio:
http://violenza-donne.blogspot.com/2008/12/la-frottola-della-violenza-maschile.html
Scusate lo sfogo ma faccio parte di quelle decine di milioni di uomini seri stufi di essere demonizzati
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